Ricordo ancora la prima volta che i miei occhi si sono posati sul quadro del pittore neo impressionista Giuseppe Faraone, un tuffo al cuore, come si conviene negli amori a prima vista. Ho capito subito che mi avrebbe ispirato un romanzo, e così è stato.
Quel quadro ha ispirato il mio terzo libro, “La lettrice di nuvole”. Non solo: è lo spettatore dei miei risvegli assonnati, delle mie attività creative, dei giochi con mio figlio, delle emozionanti letture serali. Lui c'è, e mi tiene compagnia, come un tempo facevano gli affreschi dei Castelli. Fin dai tempi antichi, l'arte è stata la compagna ideale degli animi sensibili. Impensabile non apprezzarla, ecco perché i più grandi condottieri, uomini d'armi, signorotti, feudatari e pontefici erano mecenati. Ne traevano nutrimento per l'anima e lo spirito.
Purtroppo i tempi sono cambiati, e la cultura è stata ampiamente calpestata, anche da chi avrebbe il potere di darle lo spazio che merita. Eppure nessuno di noi può farne a meno.
A me basta sollevare gli occhi ed immergerli nei vivaci colori di Giuseppe Faraone, per ritrovare gioia di vivere. Ogni tela è una storia che si dipana sotto i nostri occhi, ed è così facile immaginarsi lì dentro, da protagonisti, mai comprimari! Questo lo dobbiamo a lui, alla magia della sua tavolozza.
Se avrete il desiderio di acquistare il mio libro, “La lettrice di nuvole”, ritroverete, riportata fedelmente, l'immagine di quella ragazza, di spalle, seduta, in contemplazione del mare e del cielo, trasportata dalla stessa sensazione di rinascita che ho provato io nell'innamorarmi di quel quadro.
Rosette (Rosy Marelli)