Giuseppe Faraone è un pittore italiano contemporaneo, particolarmente noto per il suo stile impressionista e per la sua capacità di catturare l'emozione attraverso i colori. Le sue opere sono caratterizzate da una tavolozza vivace e da una pennellata fluida, che conferiscono ai suoi dipinti una grande luminosità e vitalità.
Cosa lo distingue:
* Impressionismo e oltre: Sebbene sia fortemente influenzato dall'Impressionismo francese, Faraone ha sviluppato un suo stile personale, attingendo anche all'Espressionismo e alla Scapigliatura milanese.
* Paesaggi e vita quotidiana: I suoi dipinti ritraggono spesso paesaggi urbani, in particolare scorci di Milano, e scene di vita quotidiana, catturando l'atmosfera e il movimento della città.
* Colore e emozione: Il colore è per Faraone un elemento fondamentale, utilizzato non solo per rappresentare la realtà, ma anche per esprimere emozioni e sensazioni.
* Popolarità sui social: È uno degli artisti italiani più seguiti sui social media, dove condivide le sue opere e interagisce con i suoi fan.
Per saperne di più:
* Sito web: https://www.pinofaraone.it/
* Gigarte: https://www.gigarte.com/giuseppe-faraone/biografia
* PitturiAmo: https://www.pitturiamo.com/it/pittore-contemporaneo/giuseppe-faraone-9725.html
In sintesi: Giuseppe Faraone è un artista che, attraverso i suoi dipinti, ci invita a scoprire la bellezza e la vitalità del mondo che ci circonda.
Ciao sono Giuseppe Faraone ma quasi tutti mi chiamano Pino, amo i colori e per me dipingere e come entrare in un'altra dimensione dove posso realizzare i miei sogni colorati. Dipingo tutti i giorni da quando avevo 20 anni e quello che provo nel realizzare un dipinto è una sensazione cosi bella che non riesco a descriverla con le parole, il mio dipinto che amo di più è il prossimo cioè quello che devo ancora fare... così di dipinto in dipinto sono volati gli anni e i miei capelli sono diventati d'argento, il tempo è passato velocemente ed io continuo ad inseguire il dipinto più "bello" il prossimo. Sono 50 anni che dipingo.Non ho mai chiesto nulla a nessuno, né ai politici né a personaggi influenti e mai ho dato a loro per ricevere. Non sono ossessionato né dal successo (non mi interessano le passerelle) e nemmeno dai soldi, perché la vita l'ho sudata e ho imparato che ricchezza non è solo abbondanza di risorse, ma anche scarsità di bisogni. Difetti ? Certo a volte ho la lingua tagliente, però pulita perché non ho leccato mai il c***o a nessuno. Sogni? A volte vorrei camminare fisicamente in un mio dipinto.
Giuseppe Faraone nato il 13 gennaio 1954 a Picerno (PZ)
da Rocco Faraone e Anna Figliuolo entrambi contadini.
Ha frequentato l'istituto d'Arte di Potenza con i docenti Giuseppe Antonello Leone pittore e scultore e Maria Padula pittrice e scrittrice.
Nel 1970 si trasferisce a Milano dove lavora e nel tempo libero si dedica alla pittura, negli anni ottanta viene a contatto con i pittori post-macchiaioli Paolo Marchetti e Aldo Mazzi artisti livornesi e da loro apprende la pittura en plein air, negli anni 90 conosce e frequenta gli artisti Bruno Fael e Ibrahim Kodra e dei loro consigli Giuseppe Faraone ne farà tesoro, Bruno Fael addirittura gli organizza una mostra personale nello studio Catelli di viale Porpora a Milano ed è frequentando l'atelier di Fael che ha la possibilità di conoscere e frequentare artisti e intellettuali come Ibrahim Kodra, Contenotte, Monteverdi.
Nel 1991 tiene la prima personale alla Petrofil Gallery l'artista e la fa in favore della Lega del Filo D'oro, dove con la vendita di ben ventisette opere la sera dell'inaugurazione stabilisci il record di vendite in una sola serata.
Da allora molte sono state le mostre personali dell'artista tra cui Venezia durante la biennale, Spoleto durante il Festival dei due mondi, mostre personali.
Nel 1993 si aggiudica il primo posto del concorso internazionale Città di Codogno per il post-impressionismo.
Numerose ed importanti le mostre, personali e collettive tenute in tutta Italia, molto apprezzato all'estero soprattutto negli Stati Uniti dove conta vari collezionisti, sue opere si trovano anche in Australia, Giappone, Cina, Inghilterra, Germania, Francia, Svizzera, Svezia, Turchia, Albania, Argentina, Armenia.
E' un artista molto presente sui social dove ha un gran numero di follower che lo seguono da tutte le parti del mondo.
Attualmente dipinge ed espone nel suo Atelier "La Tana dell'Arte"
(Benedetto Di Pietro)
poeta scrittore
Scrive
L’artista, originario della provincia di Potenza, abita ed opera da molti anni a San Donato Milanese e conosce la pittura a 360 gradi, avendo perfezionato il suo percorso artistico in Italia e all'estero. Dopo gli studi accademici ha iniziato il percorso di verifica della pittura impressionista, dipingendo negli stessi luoghi in cui l’Impressionismo francese è nato e arricchendo il suo bagaglio di informazioni che vanno al di là dei dettami della poetica impressionista; in particolare ha potuto verificare l’incidenza del luogo in cui nasce un quadro e la misura in cui il pittore ne resta influenzato, spesso fuori dalla sua consapevole scelta. Il percorso impressionista di Faraone si è ampliato analizzando anche le opere dei pittori della Scapigliatura milanese, prodotte in concomitanza con l’Impressionismo francese, e quelle dei Macchiaioli toscani. Il risultato è visibile nelle sue opere e sicuramente godibile: una tavolozza cromatica importate, in cui anche i colori complementari giocano la loro parte per conferire brillantezza e armonia di vibrazioni. Le scene rappresentate sono molteplici, ma in particolare sono scorci di Milano in cui si muovono i tram della seconda metà del Novecento, con i colori che la nostra memoria conosce. A differenza degli impressionisti francesi che rappresentavano una società appagata e forse contenta, in Faraone troviamo la Milano che lavora, dove tutto è movimento. L’acqua è l’elemento onnipresente, sia che scorra nei navigli, sia che bagni le vie della città conferendo una serie di riflessi che l’artista ci restituisce conferendo alla scena ritmi cromatici di particolare intensità. Giuseppe Faraone nella sua ricerca ha praticato anche l’Espressionismo — e secondo me non l’ha abbandonato del tutto ; possiamo notarlo in alcuni quadri in cui l’artista fa uso della pennellata lunga, deforma gli elementi strutturali, che prende solo a pretesto, e affida il fine della sua ricerca non alla interazione ambientale bensì all'accostamento cromatico. Non penso di trovarmi fuori dal seminato, tanto più che lo stesso pittore in un pieghevole presente in sala dichiara che la sua pittura “non vuole essere necessariamente né gioiosa né esteticamente bella, ma solo la cronaca delle mie emozioni”. Questa affermazione riconduce alla poetica espressionista, in base alla quale per il pittore esistono solo i colori, indipendentemente da ciò che egli rappresenta e che volutamente spesso deforma, conferendo al quadro solo valore psicologico.
Benedetto Di Pietro (scrittore e critico d'Arte)
In Francia la sua arte viene apprezzata da alcuni docenti che la fanno girare nelle scuole medie francesi, dopo alcune lettere degli alunni francesi fu organizzata una gita a Milano per visitare lo studio dell'artista, che per l'occasione organizza una mostra collettiva di pittori lombardi, che fu molto apprezzata dai ragazzi francesi
Era sempre bello stare ad ascoltare il maestro Ibrahim Kodra, i suoi consigli mi sono tornati utili nel tempo avvenire.....
L'artista Giuseppe Faraone dal 2016 è presente sui libri di testo di 4° e 5° delle scuole elementari italiane (Casa Editrice Ardea)
Unico artista vivente ad essere oggetto di studio, grande privilegio per me. (Bambini che hanno riprodotto i miei dipinti)
Infatti, il paesaggio consiste nella intima trasposizione di oggetti e tematiche in esperienza formale, personale immagine della percezione e fantastica elaborazione di essa. Si avverte subito la letizia dell’animo quasi affrancato da ogni interesse mondano. La letizia è espressa nell’immagine dei fiori, del fiume e del mare il cui celeste cromatismo vola sempre più in alto in un irrefrenabile slancio che arriva oltre i confini dell’universo. Qui inizia la favola bella, la favola che non ha mai fine.
Sono atmosfere fantastiche, ravvicinate l’una all’altra dall’uso sapiente di forme e colori. L’immagine del fiume e del mare rende con efficacia l’incessante elevazione dell’animo che al di là di ogni delusione e paura, al di là dei cieli stellati, oltre i temporali e le nuvole, approda nelle pure ragioni dello spirito con il desiderio di un mondo più bello, ove non giunga eco di eterni dolori. L’impianto impressionista intensifica la componente meravigliosa e poetica: sembra un Eden fuori dal tempo. E’ la felice immersione nella libertà e nella mutevolezza della natura, anch’essa mimesi della terra alla ricerca di una forma nuova ed eterna per la felice e armoniosa ricongiunzione con la materialità e la solare spiritualità dell’esistenza, collegata ai versi di Arthur Rimbaud: “L’eternità è il mare mischiato al sole”.
In una realistica adesione ai dati della natura, in siffatta affinità con l’Impressionismo, l’artista rivive e quindi reinterpreta la realtà in personali mondi suggestivi ed evocativi
Davanti alle opere di Giuseppe Faraone s’innescano delle emozioni che fanno vibrare la nostra anima, ponendo in relazione il visibile con l’invisibile. I suoi colori così forti e pregni di significato giocano sull’inconscio scuotendo i sensi. E’ questo che ha provato la poetessa Carmen Togni ammirando i dipinti dell'artista. La Togni con le sue liriche ha contemplato le scene e i ritmi cromatici dei dipinti traghettando su carta tutta la gioia e la positività del pittore. Negli scorci di una Milano piena di colore e movimento, nell’acqua che scorre lungo i navigli “abbiam nei ricordi / l’incredibile darsena / Il ricordo di Lei / Alda per sempre / Nel cuore...”. Come l’artista ha sentito il bisogno di fissare i suoi impulsi interiori in figure e forme così la poetessa ha colto in serene visioni l’ora intima e poetica delle pennellate chiare ed equilibrate del Faraone. È dunque fuori dubbio la stretta relazione tra poesia e pittura, due arti che presentano molti punti di contiguità che per certi versi si compenetrano e si completano. Non solo perché da un dipinto può nascere una poesia o viceversa, ma anche perché sono due facce della stessa medaglia che rappresentano entrambe il bisogno atavico, insito ed essenziale dell’Uomo di rappresentare se stesso attraverso l’arte.
LIBRI D'ARTE SULL'OPERA DEL PITTORE GIUSEPPE FARAONE E DIPINTI DELL 'ARTISTA CHE SONO STATI SCELTI COME COPERTINE DA SCRITTORI E POETI
Penso che i colori da soli non dicono nulla, è l'artista che li anima mescolandoli insieme al suo stato d'animo, cosi nasce la pittura che non deve essere necessariamente né gioiosa né esteticamente bella, ma solo la cronaca delle proprie emozioni. Questa è la mia la mia Arte
(Giuseppe Faraone)
Nella foto sotto vedete il mio studio dove dipingo ed espongo, l'ho chiamata la Tana dell'Arte
Alcuni dipinti d'archivio